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Juice for Breakfast, studio creativo fondato da Giulia Amoruso B., è specializzato in comunicazione visiva e storytelling. Aiutiamo i nostri clienti a dar vita a narrazioni visive complete per promuovere brand, servizi e nuovi prodotti.

© 2012 – 2023 Juice for Breakfast ♡ P.IVA 08747450966

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Backstage

Se potessi scegliere tra non sognare mai più, o f Se potessi scegliere tra non sognare mai più, o fare incubi per sempre (intervallati da qualche sogno, s’intende!), cosa sceglieresti?

Provo a rispondere a questa domanda nel nuovo episodio di Podcast for Breakfast. Ti spiego anche come, a volte, un incubo possa trasformarsi in un racconto e riattivare i meccanismi della fantasia.

Buon ascolto,

fammi sapere quale totem hai scelto, al termine dell’episodio :)

💖

🎧 "L'arte del sogno" - Podcast for Breakfast - disponibile su Spotify, Apple Podcasts, un po' dappertutto, insomma, come sempre 🌠
Ti è mai capitato di sentirti completamente assen Ti è mai capitato di sentirti completamente assente dalla tua attività, anche se sei proprio tu, il capo della tua attività?

Certo, è la tua attività, quindi hai tutto sotto controllo (si spera!) per la maggior parte del tempo. I numeri, i progetti in corso, i preventivi da inviare.

Però, ad un certo punto, succede che ti svegli e hai il pilota automatico inserito.

Sai che “devi andare”, e vai.

Sai anche dove devi andare, o almeno credi che sia così.

Perché la destinazione, sul tuo navigatore, l’hai inserita all’inizio del tuo viaggio ma ne è passato di tempo, da quando hai premuto per la prima volta il piede sull’acceleratore.

Però, con il tempo, la tecnologia ha fatto progressi. Sei partit* con la macchina di Pippo, e lungo la strada quella ha fatto tipo Transformer.

Lungo il tuo percorso hai acquisito, magari, strumenti che hanno facilitato il tuo lavoro. Ora hai il Cruise Control, i sensori per il parcheggio, gli specchietti automatici e la piscina sul tetto (se hai visto “In Viaggio con Pippo”, immagina il Camper di Pietro).

Ad un certo punto della tua attività, quando hai accumulato un bagaglio di esperienza sufficiente, può capitare questo: che subentri un’innocente pigrizia.

Pensi, forse, “è tutto ben impostato, ormai vado a velocità costante”.

Ed è così, e potresti continuare a viaggiare senza preoccuparti troppo. Però, quella pigrizia a volte rischia di trasformarsi in assenza.

Ne parlo nella mia ultima Letter for Breakfast, su Substack (link in bio 👆🏻) e condivido con te alcuni spunti e appunti utili per prenderti cura della tua attività 💘
Durante le vacanze difficilmente tocco la penna, o Durante le vacanze difficilmente tocco la penna, o lo sketchbook.

Tanto lo so che poi, al ritorno, le mani formicoleranno e torneranno a danzare sul foglio. Sono pazienti, faranno da sole 🌠

Prendo nota di tutto a mente. 
Le cose magiche non hanno bisogno di supporto o rilegatura. Prendono posto e attendono.

Diventeranno nuove, in autunno. 

❤️
Ho scritto nuove storie, ai piedi del vulcano. E, Ho scritto nuove storie,
ai piedi del vulcano.

E, come ad ogni viaggio,
sono tornata da me,
per poi tornare a casa
🌙🌋
In attesa di tornare, a settembre, con il prossimo In attesa di tornare, a settembre, con il prossimo episodio, un nuovo estratto, tra i miei preferiti fino ad ora ❤️

Estratto - Podcast for Breakfast, episodio 10, "La discesa" 🌠

Su Spotify e su tutte le piattaforme Podcast ❤️
Luglio è stato un soffio 💘 🖍️ Tanto temp Luglio è stato un soffio 💘

🖍️ Tanto tempo in studio, a disegnare 
📒 Tanto tempo sul terrazzino, a leggere
✏️ Tanto tempo in silenzio, a scrivere

Tanta stanchezza quindi, sì, moltissima, però una stanchezza che promette magia. Tutto quel che accade dietro le quinte poi, ad un certo punto, va in scena (la fatica voglio lasciarla nei camerini, almeno lei, che si rifaccia il trucco).

Ci sono state anche le pause, le fughe, gli abbracci e nuove avventure con Cucciolotto Spaziale.

Può sembrare, questo piccolo resoconto, come una rapida favola,

ma non lo è,

perché,
giusto per ricordarlo,
per ben tre notti di grandinate, altrettante di acqua zampillante,

fuori dal bidet.

🌠

[allego, a breve, reference nelle stories 💁‍♀️]
Esattamente un anno fa, stesa dal Covid, registrav Esattamente un anno fa, stesa dal Covid, registravo la prima puntata di quello che sarebbe diventato, senza saperlo, senza averlo mai programmato, un podcast.

La prima puntata la caricavo senza editing, l’audio scricchiolava, la mia voce era quella nasale di un interminabile raffreddore e, se proprio devo dirvelo, mai avrei pensato di spingermi oltre a quel primo racconto. 

Poi, però, eccone un altro.
Poi, un altro ancora.

Qualcosa mi spingeva a scrivere, però la mia critica interiore mi passeggiava sulla spalla con fare superiore, dicendomi:

“Ok, di un podcast che te ne fai? Hai già la comunicazione su Instagram di cui preoccuparti. Il blog, la newsletter, il lavoro, la vita. Stai perdendo tempo.”

Troppa roba, sì, hai ragione, forse meglio sfoltire. 

“Invece di star qui a fantasticare di notte, trova un modo per vendere più consulenze, siti web, oh, guarda che è lavoro, non scherziamo”.

Devo promuovermi, sì, questa è la priorità, no?

“Il tuo podcast ha un titolo complicato da pronunciare, nessuna scaletta, neppure una cadenza prestabilita. Ma dove vuoi andare, scusa?” 

Neppure un filo conduttore, sì, è vero, hai ragione, forse meglio smettere.

Poi, però, quel filo conduttore è comparso in controluce. 

Si è trattato di un istante, un luccichio impercettibile.

E allora ho chiesto alla mia critica di fare una cosa che faccio anche io da quando scrivo per questo podcast. Avere fede.

Perché, un anno fa, non cercavo un altro strumento di promozione. Cercavo di tornare alla scrittura e alla creazione senza “brief”. 

Desideravo solo questo: tornare a creare senza aspettative, senza approvazione finale, senza fretta.

Sì, il titolo è impronunciabile, la dizione non è perfetta e a volte, come in questo ultimo episodio, vado troppo veloce.

Da quando faccio questa cosa, però, ho ricominciato a sentirmi libera.

Un anno dopo eccoci qui, al tredicesimo episodio, quello in cui salto indietro nel tempo.

Non so dove mi porterà questa avventura, ma so che il salto mi porterà un po' più in là.  

La critica interiore, oggi, è d’accordo con me. 

Le cose che nascono per conto proprio, senza nessun tipo di pianificazione, sono le cose che desideri fare, davvero.

🌠
Improvvisamente è luglio ma io giugno lo voglio c Improvvisamente è luglio ma io giugno lo voglio conservare nel feed, perché è il mese in cui ho tirato un sospiro di sollievo, dopo un'apnea durata 5 mesi.

Nell'ultima slide la frase che non vedevo l'ora di pronunciare 💖🤟

In quelle prima, piccoli momenti felici, rituali magici e luoghi del cuore ripristinati 🌠
In questo nuovo episodio di Podcast for Breakfast In questo nuovo episodio di Podcast for Breakfast rispondo alla domanda che ho ricevuto, più di frequente (su IG, soprattutto), nei primi mesi del 2023.

"Juice, ma che fine hai fatto?”

Nessuna fine, e questo ormai lo sapete perché, dopo un periodo di latitanza, sono tornata a scrivervi le mie lettere.

Però, in effetti, una cosa è finita.

Per trasformarsi poi, inaspettatamente, in una splendida lezione e in un nuovo inizio.

Ve la racconto così, questa storia: sardine, polpette e alcune riflessioni su quanto sia difficile, a volte, raccontare i cambiamenti.

Buon ascolto,

munitevi di ombrello,

Juice

[Link in bio ❤️🎧]