logo
  • Clienti
  • Chi siamo
  • Servizi
  • Corsi
  • logo
  • Blog
  • Shop
  • Contatti
  • Academy
Di cosa parliamo
  • Mostra tutto
  • Collaborazioni
  • Portfolio
  • Toys Ranger
  • Cinemino
  • Web design
  • Consulenza
  • Graphic Design
  • Motion Graphic
  • Mostre
  • Illustrazione
  • Pizzettacademy
  • Juice for Breakfast
  • Cartoons
  • Character Design
  • Storytelling
  • Freelance life
  • Diario
  • CasaFacile

Il Cucchiaio Giallo di Martina Bertuccelli

Il progetto grafico e illustrato di Mercato Centrale

Graphic Design – i servizi di Juice

I Profumini Bio per La Saponaria ♡

LaSaponaria, bioinvasati e regalini di Natale ♡

Fatto a mano – handle with care ♡

Chi siamo

Juice for Breakfast, studio creativo fondato da Giulia Amoruso B., è specializzato in comunicazione visiva e storytelling. Aiutiamo i nostri clienti a dar vita a narrazioni visive complete per promuovere brand, servizi e nuovi prodotti.

© 2012 – 2023 Juice for Breakfast ♡ P.IVA 08747450966

Privacy Policy – Cookie Policy

C’è dell’altro!

  • Press
  • Calendario dell’avvento per freelance
  • Pizzettacademy

Contatti

Scrivici per raccontarci il tuo progetto, richiedere un preventivo o fissare un appuntamento:

Email

hello@juiceforbreakfast.com

Social

Newsletter

Una volta al mese Juice invia una lettera per raccontare il backstage dei progetti, le novità sui servizi, i corsi e per condividere spunti, scoperte e suggestioni sul mondo della comunicazione visiva e sullo storytelling.

CLICCA QUI PER RICEVERE LE LETTERS FOR BREAKFAST >

Backstage

Cosa fate quando volete ricominciare? Io cambio o Cosa fate quando volete ricominciare?

Io cambio occhiali.

[Stavolta, poi, di nuovi inizi ne volevo 2, quindi ecco due nuove Juice ❤️] 

🤘
Un solo credo: La copertina 🤘 . . . #freelanc Un solo credo:
La copertina 🤘
.
.
. 

#freelancelife #vitadafreelance
Questo podcast è nato, per puro caso, a luglio 20 Questo podcast è nato, per puro caso, a luglio 2022. Doveva essere, inizialmente, una semplice trasposizione audio degli articoli del mio blog. Poi, ad ottobre 2022, il secondo episodio e poi il terzo, il quarto…ed eccoci qui.

Ho smesso di leggere gli articoli del mio blog e ho cominciato, invece, a scrivere e condividere racconti e pensieri sparsi.

Nessuna regola, nessun calendario editoriale, nessuna nicchia, nessuna strategia.

Tutto il contrario di quel che ti insegnano alle nuove scuole di podcast.

Anche il nome era generico, perché pensavo di non avere una tematica in particolare da esplorare.

Strada facendo, però, mi sono resa conto che c’era.

In questo ultimo anno ho esplorato l’arte del racconto, e l’ho fatto raccontando storie.

Così, con l’uscita dell'ultimo episodio (Glitch), Podcast for Breakfast affronta un piccolo pivot, e diventa Stories for Breakfast.

Una bellissima avventura narrativa, costantemente in divenire 🌟

Questo è un estratto dell'episodio 11, "Agosto", e il racconto del momento in cui la mia grande ricerca ha avuto inizio. 

Su Spotify e su tutte le piattaforme Podcast ❤️
Ti hanno mai detto: “sei davvero una strega? E s Ti hanno mai detto: “sei davvero una strega? E se sì, come ti sei sentita?” 🧙‍♀️

@federica_toto mi pone questa domanda curiosa, a pochi giorni da Halloween 🎃

Mi piacciono sempre le domande di Fede perché mi portano lontano da dove mi trovo e mi trasportano altrove, generalmente in luoghi di fantasia che magari non avrei pensato mai di esplorare.

Facciamo due lavori diversi ma ci incontriamo spesso a metà strada. Lei si occupa di comunicazione (e non solo), io di storytelling (e non solo).

Sono due cose che si somigliano, spesso si sovrappongono, che si completano a vicenda.

Quando comunichiamo o raccontiamo una storia, l’obiettivo è quello di recapitare un messaggio. Che sia un messaggio strategico finalizzato alla vendita, o una morale che faccia riflettere, la difficoltà è sempre la medesima: fare in modo che arrivi a destinazione con efficacia. Trovare l'equilibrio perfetto degli ingredienti in un calderone di parole. 

E se fossimo tutt* un po' streghe, un po' maghi, quando comunichiamo i nostri messaggi e le nostre storie al nostro pubblico? 🧹

Ne parliamo, insieme, in un curioso ed inaspettato brainstorming. 

Ci vediamo sui nostri blog, per il racconto completo 💛

Link in bio 🌟
Quando a febbraio tutti i miei piani di conquista Quando a febbraio tutti i miei piani di conquista del mondo sono andati in fumo (ne parlavo nell'episodio 12 del podcast, "Nuvoloso con possibilità di polpette"), ho fatto la cosa che so fare meglio, nei momenti di crisi.

No, non mi sono fatta la frangetta (anche se pure quello aiuta, per i primi due giorni).

Ho svuotato e ricostruito lo studio da zero.

Fuori tutto, dunque, come prima cosa. Decluttering, poi, deciso e senza ripensamenti.

Ho posizionato le scrivanie davanti alla finestra perché avevo bisogno di lavorare ampliando la vista. Guardare fuori. Distrarmi, di tanto in tanto, osservando gli scoiattoli darsele di santa ragione. Per ricordarmi, forse, che la vita scorre anche quando, dentro, tutto sembra immobile.

A settembre, poi, è successo di nuovo. Un inaspettato cambio di programma nel percorso che credevo di aver delineato alla perfezione. Un improvviso ribaltamento di prospettiva e molte delle mie certezze sbriciolate come biscotti Digestive per la base della cheesecake. 

Così, la scorsa settimana, ho ripetuto la procedura. Ora, sotto alla finestra, c'è il divano. Perché voglio, stavolta, riposarmi guardando fuori. Prendermi qualche pausa in più, leggere e disegnare osservando l'arrivo lento di un autunno in ritardo.

Spostare le cose mi aiuta a sentirmi meno impotente, di fronte a cambiamenti che non ho stabilito. A sentirmi partecipe, anche durante le attese.

Mi hanno sempre detto "sei irrequieta", come se fosse una brutta cosa. Ma chi non ha quiete, si muove continuamente e muovendosi agita e rimescola le carte. Smuove energia e genera alternative. 

Mi affascina come uno spazio piccolo possa cambiare così radicalmente, migliorare e rinascere nuovo, ogni volta, e come esistano sempre infinite combinazioni possibili.

Quando mi sento stretta, o quando le cose non vanno come "dovrebbero", penso sempre a questo. Alle infinite combinazioni possibili.

🌠
Non l'ho mica capito, dov'è andato a finire sette Non l'ho mica capito, dov'è andato a finire settembre.

Eppure ho la sensazione sia durato circa 30 estati. E dentro ci ho messo tanto, tutto.

Penso lo ricorderò a lungo, perché è stato il mese in cui ho cominciato a ricomporre un puzzle che di incastri non ne voleva sapere. Ma, come quello che avevo completato durante la prima, interminabile quarantena, aveva solo bisogno di pazienza.

E tra i vari tasselli, che zampettano ticchettando verso la giusta posizione, c'è anche quello di mini-Juice, che se ne va in giro con gli occhiali grandi, il ciuffetto strambo, canticchiando a voce bassa "i sogni son desideri".

Mentre cerca il suo posto, sbattendo contro spigoli e inciampando nei suoi stessi lacci, con un fare buffo ma determinato, raccoglie lungo la strada disegni, pagine di diario, ricordi curiosi e magiche chincaglierie.

Serve tutto,
per scrivere.

Nel presente, tra un progetto e l'altro, nel caos di un lavoro che richiede "deadline" strettissime, continuo a ritagliarmi momenti di lentezza per raccontare.

Questo è un libro che, forse, richiederà una vita.

Mi ripeto che c'è tempo,
e lo ripeto anche a quella bambina.

"Porta pazienza".
Portala proprio con te, nello zainetto. E tirala fuori quando ti dicono "corri più veloce".

Inciampi persino da ferma,
non è il caso.

I racconti importanti,
sanno aspettare.

- Almanacco Juice #1 🍁
Ottobre è da sempre il mio mese preferito: l'esta Ottobre è da sempre il mio mese preferito: l'estate lascia spazio all'autunno, tanto per cominciare 🍁

Posso tornare a nascondermi sotto a maglioni giganti, calze, morbidi cappelli. Poi ci sono le tisane accanto al computer (rischio di incidenti elevatissimo), zucche dappertutto e maratone di film di Tim Burton ☕🍿🎃

È anche il mese in cui riparte il lavoro, a pieno ritmo, e si raccolgono i frutti dei progetti seminati prima dell'estate 🌠

E, infine, il mese in cui posso indossare i panni dei miei personaggi preferiti per una notte 🧙

Voglio affrontare e condividere alcune delle mie grandi paure da freelance, ad ottobre. Per esorcizzarle, magari, ma anche per ricordarvi che non siete sol*. Anche dopo 11 anni di onorata carriera, continuo ad avere paura anche io. Alcune paure sono grandi, altre, più piccole.

Come questa: mostrare i miei primi disegni e dichiarare a gran voce che no, non ho sempre disegnato teneri #doodolini. Per anni ho disegnato in bianco e nero, calcando forte il pennarello sul foglio, nella speranza di averne meno, di paura.

Poi, con il tempo, quel buio si è affievolito e dal nero più nero sono emerse piccole macchie di colore sorridenti.

Dal fondo delle paure più grandi, a volte, risale una luce che si fa spazio tra le crepe ❤️
Superchicche a colazione, da quando sono su @netfl Superchicche a colazione,
da quando sono su @netflixit 💕

La vostra preferita? 🌠
La mia, dovreste già conoscerla ormai 🤭
Se potessi scegliere tra non sognare mai più, o f Se potessi scegliere tra non sognare mai più, o fare incubi per sempre (intervallati da qualche sogno, s’intende!), cosa sceglieresti?

Provo a rispondere a questa domanda nel nuovo episodio di Podcast for Breakfast. Ti spiego anche come, a volte, un incubo possa trasformarsi in un racconto e riattivare i meccanismi della fantasia.

Buon ascolto,

fammi sapere quale totem hai scelto, al termine dell’episodio :)

💖

🎧 "L'arte del sogno" - Podcast for Breakfast - disponibile su Spotify, Apple Podcasts, un po' dappertutto, insomma, come sempre 🌠