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Juice for Breakfast è uno studio creativo fondato da Giulia Amoruso B., ed è specializzato in character design e comunicazione visiva.

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Trovate qualcuno che vi guardi come io guardo la f Trovate qualcuno che vi guardi come io guardo la focaccia. ❤️ P.s. Tornata operativa, ho aperto le email e non so quando finirò di rispondere a tutti ma arrivo. Ah e dopo la doccia stamattina mi sono messa la protezione 30, così, perché mi ero abituata e la luce bianca del computer si sa, abbronza un casino ⚡
Datemi il mare, una scala, una salopette di jeans Datemi il mare, una scala, una salopette di jeans ed è un attimo che mi parte il musical. Mamma mia, che palle tornare a Milano. Ci rivediamo ad agosto per il sequel 🤸‍♀️
#doodolini on the beach Ovvero, non riesco a star #doodolini on the beach Ovvero, non riesco a star lontana dallo sketchbook nemmeno qui Bene così però, direi ☀️
Amore. Un argomento che tratto sempre per vie trav Amore. Un argomento che tratto sempre per vie traverse, con giri di parole acrobatici. Evito accuratamente ogni tipo di riferimento a fatti, persone, ricordi. Quando sento di doverne scrivere, mi ritrovo a giocare a Scarabeo con i pensieri. Mischio i tasselli e faccio confusione, le parole sono troppo lunghe e complicate e forse non le conosce nessuno. Nemmeno io. Quando ne parlo mi sento trasparente, vulnerabile. Una teca di cristallo con all'interno una casa di specchi. Non so voi ma io, nelle case di specchi, sono sempre andata a sbattere di faccia. Forte. Così nei miei racconti avete visto solo il riflesso delle cose che volevo mostrare. La fragilità, o una buona parte almeno, l'avete comunque vista. Mi hanno ripetuto spesso, ogni volta che sentivo il cuore spezzarsi, "devi prima imparare a stare bene da sola". Come fosse una punizione, una lezione da imparare, restare da sola perché non sapevo stare da sola. Io però, ad un certo punto, mi sono rotta di sentirmelo dire. Perché l'amore per me non è una ricompensa per aver fatto qualcosa nel modo giusto (che poi, giusto per chi?). L'amore per me è una buffa combinazione di eventi. Una sosta del tutto imprevista perché hai bucato, davanti ad un panorama che altrimenti non avresti mai visto. Un acquazzone nel giorno più caldo dell'estate e trovare due ciliegie attaccate. Renderti conto di aver infilato due calzini spaiati ma solo a fine giornata. Ricevere una cartolina. Le caramelle frizzanti che ti costringono a sorridere anche quando non c'è nulla per cui sorridere e riuscire a starnutire guardando in su. Credere comunque, nonostante tutto e nonostante tutti, a Cavalli e Segugi, corno blu e "domani è un altro giorno" (l'escalation da Notting Hill a Via col Vento, passando per Ted Mosby, è un momento di alta letteratura, prendete nota). L'amore per me è tutte queste cose (e molte, molte altre) ma non è una tappa obbligata, un traguardo definitivo, un premio per aver superato l'ultimo livello di qualche videogioco (nel mio tragicomico universo, sarebbe Call of Duty). [Continua nei commenti 👇🏻]
E quindi 🌟 E quindi 🌟
"La quantità di gentilezza disponibile è limitat "La quantità di gentilezza disponibile è limitata, proprio come è limitata la quantità di luce», continuò George in tono misurato. «Ovunque ci troviamo, noi proiettiamo un'ombra su qualcosa, ed è inutile spostarsi continuamente da un posto all'altro per migliorare le cose, perché l'ombra ci viene dietro. Bisogna scegliere un posto dove non si fa danno, e rimanerci ben saldi, affrontando la luce del sole." E.M. Forster - Camera con vista
Sì. Ho davvero lasciato il computer a Milano. U Sì. Ho davvero lasciato il computer a Milano. Una settimana senza computer, senza wifi, senza trucco, senza scarpe, senza sveglie. Poi lo so, che mi arrampicheró sui tralicci per pubblicare cose. Però, mi sento già più leggera. Ci sentiamo presto ❤️ Torno abbronzata se ci riesco ma non garantisco eh
"Dottore, se mi lascia bere questa tequila, promet "Dottore, se mi lascia bere questa tequila, prometto che al mio funerale non tocco un goccio." - Frida E ciao Milano, ci vediamo tra una settimana 🌟
In questi mesi mi avete chiesto spesso di mostrarv In questi mesi mi avete chiesto spesso di mostrarvi la nuova casa, come vi ho mostrato #casalilliput. Con un video, delle foto, dei racconti. Non ci sono mai riuscita. Sono entrata a febbraio e il primo mese l'ho passato a costruire, sistemare, trasformare. Poi è cominciata la quarantena e questa casa/studio si è trasformata in un luogo magico in cui rifugiarmi mentre fuori tutto faceva paura. Una nuvola morbidissima, il mio posto segreto, da cui potevo osservare un mondo che sembrava lontanissimo. I momenti che ho passato qui dentro durante questa esperienza non li dimenticherò mai. La musica dai balconi, il puzzle sul pavimento fino a notte fonda, il profumo delle torte sfornate nella microcucina (talmente piccola che non riesco a fotografarla, non l'ho mai finita), Toby addormentato sul divano, i film con gli zombie sul proiettore per prepararmi al peggio, la vista degli alberi fuori dalla finestra, le notti passate a scrivere sul letto e le feste su Zoom a ballare in salotto. Se ci ripenso, che storia assurda da raccontare. Ma quante cose ho scoperto di me restando sola tanto a lungo. Mi avete anche chiesto "che nome le hai dato alla fine?" perché ho questo vizio di dare un nome a tutto, lo sapete. 5 mesi dopo eccola qui: Casetta Laputa. La mia casa nel cielo 🌟 (Per chi ha pensato "oh ma perché la insulti?!" il riferimento è sempre ai viaggi di Gulliver, ma anche al film riadattato da Miyazaki, che ve lo dico a fa').