14 – Elisa Ventura

Mi chiamo Elisa Ventura e sono (un po’) conosciuta come Passione ex libris – timbri per lettori. 
Ho pensato, creato e continuo a gestire questa linea di timbri personalizzati che, con un’immagine, anche disegnata a mano dal cliente, e una breve scritta, indicano a chi appartiene un libro. In effetti Passione ex libris è nata dall’unione del mio lavoro (timbri), con la mia passione per i libri, per le cose create con inventiva e cura e un tocco personale.

IL MIO CONSIGLIO

Il mio mio consiglio per creative, imprenditrici e freelance è questo: NON COMPETERE, ECCELLI. 

Questa visione del lavoro mi ha aiutata sotto diversi aspetti ad avere molti stimoli rispetto a quello che faccio, un po’ in tutti gli ambiti, e vorrei spiegare cosa trasmette a me questa frase. Non competere significa non metterti a fare a gara in uno stesso identico campo che è già battuto, ma cercare di trovare la tua personalissima nota caratteristica che possa dare a quello che fai un’impronta differente e unica. 

Non parlo di originalità che diventa quasi stramberia, ma anche semplicemente del modo di fare qualcosa che già c’è – di trasmetterlo, di proporlo, di farlo percepire – e che sia soltanto tuo. Per questo credo che la mera concorrenza non aiuti davvero, correre verso qualcosa che non è nelle tue corde ti fa solo sprecare energie. Perché alla fine il vero stimolo, la vera gara, nel senso costruttivo del termine, deve essere con te stessa. 

Fermo restando che dobbiamo giustamente rivolgerci ad un mercato, al nostro mercato, quindi va bene che il prodotto o il servizio piaccia a noi e ci risuoni, ma deve comunque anche piacere alle persone a cui ci rivolgiamo. Da questo punto di partenza cerchiamo di agire nel modo migliore possibile, tiriamo fuori il meglio di noi, eccelliamo appunto, puntiamo a splendere, a stupire, a trasmettere un’emozione. Facciamo il meglio che possiamo dedicando attenzione e cura, e cerchiamo anche di farla percepire. D’altro canto stiamo lontane da un arido perfezionismo che potrebbe anche bloccarci, ma cerchiamo di tirare fuori la nostra autenticità, che, per esempio nel fatto a mano, comprende anche quella piccola caratteristica unica che non è un’imperfezione, magari è una curvatura lieve diversa dalle altre in un gioiello, un piccolo nodulino su un legno, una pennellata più o meno evidente in un acquerello. Chiaramente non parlo di errori evidenti ma di peculiarità. L’idea di cercare di eccellere nel mio piccolo mi ha fatto cambiare la visione del mio lavoro, ma anche in generale di attività a cui tengo. Spero di cuore quindi che possa dare anche ad altri uno spunto di riflessione, un nuovo stimolo o un modo differente di vedere il proprio lavoro.

DOVE TROVARMI

Facebook